A partire dal 1° Gennaio 2018 le maggiori novità su lavoro e previdenza, a seguito dell’approvazione della nuova legge di bilancio, sono:
Nuovi sgravi – Contributi previdenziali ridotti del 50%, per i datori di lavoro privati che, assumono con contratto a tempo indeterminato, soggetti con meno di 35 anni (solo per il 2018) e meno di 30 anni (dal 2019), i quali non abbiano avuto in precedenza rapporti di lavoro a tempo indeterminato. L’agevolazione si applica anche in caso di trasformazione a tempo indeterminato di contratti a termine. La riduzione, su base mensile, potrà avere una durata massima di 36 mesi con riduzione dei contributi fino alla soglia di 3mila euro annui.
Bonus 80 euro – La soglia di reddito che garantisce i 960 euro annui di “bonus Renzi” passa da 24mila a 24.600 euro; mentre, per averlo in proporzione in base al reddito la soglia si alza da 26mila a 26.600 euro.
Congedi di paternità – Passano da due a quattro i giorni di congedo di paternità obbligatori, che il padre lavoratore può chiedere al proprio datore di lavoro.
I giorni sono fruibili, anche in via non continuativa, entro i cinque mesi di vita (o dall’ingresso in famiglia) del minore.
Inoltre, il padre lavoratore dipendente può astenersi per un periodo ulteriore di un giorno, previo accordo con la madre e in sua sostituzione in relazione al periodo di astensione obbligatoria spettante a quest’ultima.
Per questi giorni di “assenza” è riconosciuto un trattamento economico nella misura pari al 100% della retribuzione a carico INPS. L’indennità è anticipata dal datore di lavoro e successivamente conguagliata con i contributi INPS.
Contributi dirigenti terziario – Il contributo al Fondo Mario Negri dovuto dal datore di lavoro in relazione ai dirigenti del terziario sale dal 14,18% al 14,46%.